COVID e le saggezze nascoste

Di Marinella Correggia

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Tutto sarà dimenticato? Questo dossier percorre a volo di rondine la gigantesca por- tata di una crisi sanitaria diventata molto altro. Dagli inizi dell’anno 2020, il virus Sars-CoV-2 e la malattia Covid-19, con i loro misteri, sono stati una cartina di torna- sole. Hanno rivelato, come il bambino nella fiaba di Andersen, gli abiti nuovi dell’imperatore: debolezze (diciamo così) nascoste negli individui, negli organismi sociali, nelle varie forme di potere, compresa la scienza.

Il sortilegio ha coinvolto ogni ambito, ben al di là della virologia e dell’epidemiologia. Errori nella politica e nella sanità. Improvvise conversioni al «bene di tutti». Lutti diretti e danni indiretti. Affarismi dolosi. Terrore alimentato. Nuove, accettate sudditanze. Benché sia sbagliato parlare enfaticamente di «guerra», si sono imposte cattiverie belliche ed egoismi geopolitici. È arrivata una «nuova normalità», ancora più disuguale. E per il pianeta, per i rapporti fra homo sapiens e il resto dei viventi? Un sollievo parziale e solo temporaneo, finora.

Capitolo dopo capitolo, se la storia deve esserci maestra, si chiede di ricordare. 1) Le saggezze nascoste nella vera prevenzione e la salvezza delle cure tempestive e semplici, ignorate. 2) Le domande sulle morti e sul perché, sull’efficacia e sull’impatto delle misure anti-Covid, sugli effetti collaterali della crisi a livello locale e globale, su chi decide e chi esegue. 3) Le origini ambientali delle zoonosi ben oltre il corona- virus, e delle malattie ben oltre i virus. 4) Le variegate strategie messe in atto fuori da un Occidente che a dispetto dei risultati pretende di indicare soluzioni uniche con i propri politici, organizzazioni, esperti e media. Il paesaggio distopico non è stato lo stesso in ogni nazione, presso tutti i popoli, presso tutte le persone. Per tanti motivi, virus e misure hanno mostrato facce diverse. Una parte del mondo si è chiusa nel distanziamento sociale, un’altra non ha potuto o non ha voluto farlo. Sono arrivate da luoghi lontani immagini sbalorditive perché sembravano appartenere al mondo di prima (per dire: del 2019!); o forse, a quello di dopo.

Ci voleva davvero un inconsapevole virus per il cambiamento? E in quale dire- zione? Per chi ragiona in una prospettiva eco-equo-pax (mai realizzata), l’attuale mantra è: «Niente dovrà essere più come prima». Rimane davvero da capire quale sarà la direzione di marcia. Ma attenzione al Gattopardo (cambiare tutto per non cambiare niente). Meglio parlare di cammino.